La settimana di ferie a giugno o luglio dà quella sensazione di piacere quasi superiore alle vacanze di agosto. Credo sia un po' perchè si stacca dall'attività lavorativa quando ancora la maggior parte delle persone lavorano e anche perchè ti permette di goderti le spiagge in assoluta tranquillità.
Quest'anno, per la prima volta da quando lavoro, ho deciso di andare quattro giorni ad Alghero per acquisire quel colore "pesca matura" che mi permette di mettermi dei vestiti con colori pastello senza risultare ridicola.
A parte promuovere Alghero (città elegante e viva) e le spiagge dei dintorni(spaziose, assolate e con acqua cristallina), volevo consigliarvi un piccolo ristorante in cui sono stata.
Vi anticipo che appena ho letto le recensioni su tripadvisor ho cominciato a parlarne con il mio ragazzo come del posto abituale in cui vado a Milano (cit. "Allora stasera andiamo da Gianni!?"). Dopo la terza recensione, ho chiamato per prenotare (elemento fondamentale!!) e mi ha risposto proprio Gianni. Ecco, da quel momento mi sentivo di casa, come se lo conoscessi già.
Il tutto non è stato smentito, anzi è stato ampiamente confermato non appena siamo arrivati a "Dietro il carcere" e siamo stati accolti da Gianni e Franca (la cameriera).
Il locale, come dice il nome, è esattamente attaccato al carcere di Alghero e d'estate si estende con dei tavolini sulla strada in una zona di Alghero non centrale. Tuttavia, la simpatia di Gianni e Franca, la loro accoglienza calorosa e il buon cibo quella sera hanno creato il clima da cenetta perfetta.
Il menù è semplice, tipico sardo e prevalentemente di mare.
Io ho scelto un'ottima zuppa di cozze e il mio ragazzo, invece, è rimasto molto soddisfatto dei suoi spaghetti ai frutti di mare(ovviamente il tutto abbondantemente accompagnato da pane di grano duro e vino bianco della casa).
Noi siamo andati su piatti di pesce tradizionali, ma il menù offre anche una varietà di paste tipiche sarde come la fregola, i mallureddus e i culungiones.
Dopo il primo eravamo sazi, ma non abbiamo resistito all'idea di concludere con un dolce fatto in casa. Quindi abbiamo preso una crema catalana (un po' "pannosa" per i miei gusti, ma buona) e un Menjar Blanc (dolce tipico sardo a base di latte... sicuramente più leggero!).
Dopo il mirto che ci è stato portato al tavolo, ci siamo diretti compiaciuti e soddisfatti verso la cassa con la gioia di avere l'albergo proprio lì vicino.
Alla cassa Gianni ci dà la ciliegina sulla torta fermando il mio ragazzo che gli stava elencando quanto avevamo preso dicendo "...dopo il primo è tutto mio!". Totale: 30 euro in due.
giovedì 3 settembre 2015
Dove mangiare ad Alghero
Etichette:
Aghero,
crema catalana,
Menjar Blanc,
pesce
Ubicazione:
Via Catalogna, 60, 07041 Alghero SS, Italia
giovedì 18 dicembre 2014
Non c'è Natale senza Anello di Monaco
È facile durante le feste natalizie incappare nella consueta domanda "Preferisci il pandoro o il panettone?". Io rispondo "Nessuno dei due. Preferisco l'Anello di Monaco!". Da quando vivo a Milano, la scena continua con la faccia perplessa e curiosa della persona che ho di fronte che sta pensando "Forse è un dolce di Monaco! Mah!". Questo è quello che succede ai mantovani fuori sede!
In realtà questo dolce è il dolce natalizio per eccellenza della tradizione mantovana. L'Anello di Monaco ha origine nel 700 quando dei pasticceri svizzeri importarono numerosi dolci e da successive elaborazioni degli austriaci.

Questo dolce, oltre ad essere un prodotto artigianale dalla complessa preparazione esclusivamente prodotto nella città di Mantova, è anche un dolce che viene prodotto solo nel periodo natalizio.
All'apparenza sembra un panettone con il buco e una glassa di zucchero sopra. In realtà è un dolce lievitato di pasta gialla, alto circa 20-30 cm, con una glassa bianca di zucchero in superficie e farcito di crema a base di nocciole, noci o marron glacé tritati.
La mia famiglia lo prende per il giorno di Natale nella pasticceria "Bignè d'oro". Per me il migliore tra quelli che ho assaggiato. L'unica pecca: bisogna ricordarsi di prenotarlo! Ma non sarà di certo un problema, se non aspettate altro come me.
In realtà questo dolce è il dolce natalizio per eccellenza della tradizione mantovana. L'Anello di Monaco ha origine nel 700 quando dei pasticceri svizzeri importarono numerosi dolci e da successive elaborazioni degli austriaci.

Questo dolce, oltre ad essere un prodotto artigianale dalla complessa preparazione esclusivamente prodotto nella città di Mantova, è anche un dolce che viene prodotto solo nel periodo natalizio.
All'apparenza sembra un panettone con il buco e una glassa di zucchero sopra. In realtà è un dolce lievitato di pasta gialla, alto circa 20-30 cm, con una glassa bianca di zucchero in superficie e farcito di crema a base di nocciole, noci o marron glacé tritati.
La mia famiglia lo prende per il giorno di Natale nella pasticceria "Bignè d'oro". Per me il migliore tra quelli che ho assaggiato. L'unica pecca: bisogna ricordarsi di prenotarlo! Ma non sarà di certo un problema, se non aspettate altro come me.
mercoledì 3 settembre 2014
Pane integrale fatto in casa
Una domenica pomeriggio di fine estate con la mia famiglia al completo.. La domenica di solito mia mamma la dedica alla cucina preparando qualcosa di buono. Non esiste domenica senza focaccia e pane. Se io ho la passione per i dolci mia mamma ce l'ha per il pane.
Ho sempre seguito mia mamma la domenica nella preparazione del pranzo, ma non ho mai prestato molta attenzione alle quantità e a
I trucchi del mestiere. Così questa domenica ho approfittato del momento per chiedere a mia mamma di insegnarmi a fare il pane in casa e.mi sono resa conto che non c'è niente di più semplice.
Carta e penna... e si parte!
Ingredienti
300 g di farina (noi abbiamo usato 200 di farina di cereali, 50 g di farina integrale e 50 g di crusca d'avena)
2 grandi prese di sale fino
Un pezzetto di lievito (ne basta a un pezzetto davvero piccolo...1/6 del cubetto di lievito)
Un bicchiere di acqua tiepida
Una manciata di farina di grano duro
Procedimento
Prendete il bicchiere di acqua tiepida (non calda)! e fate sciogliere all'interno il pezzetto di lievito.
Poi prendete le farine, mischiatele, mettetele in una zuppiera, e cominciate ad aggiungere l'acqua con il lievito. Mescolate con una forchetta e, se necessario, aggiungere altra acqua tiepida. L'impasto deve rimanere molto morbido e appiccicoso. Per formare il panetto aiutatevi con una manciata di farina di grano duro. In questa fase non è necessario impastare, ma bisogna semplicemente unire gli ingredienti.
Coprite l'impasto nella zuppiera con un panno e lasciare riposare in un luogo caldo e protetto. Un'ora e mezza dopo dovrebbe essere lievitato. Impastate e diate al panetto la forma che desiderate.
Disponete il pane su una teglia ricoperta di carta da forno, coprite con un panno è lasciate riposare per ancora 45 min.
Trascorsi i 45 min, informate a 250 gradi per 15/20 min a forno ventilato.
Poi abbassate a 180 gradi per altri 5/6 min.
Infine, spegnete il forno è lasciate il pane all'interno per 10 min.
Vi consiglio di resistere almeno un'oretta prima di tagliarlo!
Importante:
- fate lievitare il pane in un luogo senza correnti, caldo e su un piano possibilmente di legno
- il tempo di lievitazione deve essere il più lungo possibile. Quindi se avete tempo, allungate i tempi scritti nella ricetta.
- il lievito da usare deve essere molto poco perché può date dei problemi di digestione
- il segreto è lasciare l'impasto molto morbido
Ho sempre seguito mia mamma la domenica nella preparazione del pranzo, ma non ho mai prestato molta attenzione alle quantità e a
I trucchi del mestiere. Così questa domenica ho approfittato del momento per chiedere a mia mamma di insegnarmi a fare il pane in casa e.mi sono resa conto che non c'è niente di più semplice.
Carta e penna... e si parte!
Ingredienti
300 g di farina (noi abbiamo usato 200 di farina di cereali, 50 g di farina integrale e 50 g di crusca d'avena)
2 grandi prese di sale fino
Un pezzetto di lievito (ne basta a un pezzetto davvero piccolo...1/6 del cubetto di lievito)
Un bicchiere di acqua tiepida
Una manciata di farina di grano duro
Procedimento
Prendete il bicchiere di acqua tiepida (non calda)! e fate sciogliere all'interno il pezzetto di lievito.
Poi prendete le farine, mischiatele, mettetele in una zuppiera, e cominciate ad aggiungere l'acqua con il lievito. Mescolate con una forchetta e, se necessario, aggiungere altra acqua tiepida. L'impasto deve rimanere molto morbido e appiccicoso. Per formare il panetto aiutatevi con una manciata di farina di grano duro. In questa fase non è necessario impastare, ma bisogna semplicemente unire gli ingredienti.Coprite l'impasto nella zuppiera con un panno e lasciare riposare in un luogo caldo e protetto. Un'ora e mezza dopo dovrebbe essere lievitato. Impastate e diate al panetto la forma che desiderate.
Disponete il pane su una teglia ricoperta di carta da forno, coprite con un panno è lasciate riposare per ancora 45 min.
Trascorsi i 45 min, informate a 250 gradi per 15/20 min a forno ventilato.
Poi abbassate a 180 gradi per altri 5/6 min.
Infine, spegnete il forno è lasciate il pane all'interno per 10 min.
Vi consiglio di resistere almeno un'oretta prima di tagliarlo!
Importante:
- fate lievitare il pane in un luogo senza correnti, caldo e su un piano possibilmente di legno
- il tempo di lievitazione deve essere il più lungo possibile. Quindi se avete tempo, allungate i tempi scritti nella ricetta.
- il lievito da usare deve essere molto poco perché può date dei problemi di digestione
- il segreto è lasciare l'impasto molto morbido
sabato 30 agosto 2014
Colazione di eccellenza a Milano - Pavè e Pasticceria Sissi
Abito a Milano da ormai quasi 7 anni e ne ho passati 5 a chiedermi come fosse possibile che non trovavo un bar con delle brioches fresche del giorno. Vengo da un paesino in provincia di Mantova dove il panificio del paese ė ancora a gestione familiare ed il capofamiglia si sveglia alle 5 ogni mattina per fare l'impasto e riuscire a sfornare le brioches fresche di giornata per le 7. A Milano non riuscivo a trovare un bar dove potessi mangiare una brioche fatta il mattino stesso e non riscaldata.
Al quinto anno ho finalmente scoperto tue posti incantevoli dove godermi una colazione dolce, fresca e golosa. Sicuramente ce ne saranno altri, ma questi, a mio parere, sono da provare.
Pavé
Nasce come panificio per poi diventare bar/pasticceria. Si trova in via Felice Casati 27 vicino a Porta Venezia. È un locale accogliente dove condividere il tavolo con altre persone. Il clima è rilassato: potete trovare amici che non si vedono da tempo e che si perdono in chiacchiere, oppure persone che leggono un libro, oppure studenti che studiano e scrivono al computer, oppure famiglie che fanno il branch la domenica mattina. Insomma, è un posto dove prendersi una pausa dal caos di Milano.
Per quanto riguarda i prodotti, vi posso garantire la qualità. I tre ragazzi che gestiscono questo posto usano ancora il lievito madre e producono loro stessi la marmellata.


Pasticceria Sissi
Pasticceria Sissi è una pasticceria vicino a Piazza Tricolore in Piazza Risorgimento 6. La riconoscete perchè da fuori vedrete delle tende rosa confetto un po' retrò. All'interno la pasticceria è molto piccola, ma nelle belle giornate di sole può vantare un cortiletto interno. È una pasticceria da provare per l'ottima qualità dei prodotti. Quando vado a fare colazione prendo sempre una brioche alla crema, ossia una brioche vuota riempita al momento con abbondante crema pasticcera. L'unica pecca di questo posto è il prezzo: decisamente troppo caro!
Al quinto anno ho finalmente scoperto tue posti incantevoli dove godermi una colazione dolce, fresca e golosa. Sicuramente ce ne saranno altri, ma questi, a mio parere, sono da provare.
Pavé
Nasce come panificio per poi diventare bar/pasticceria. Si trova in via Felice Casati 27 vicino a Porta Venezia. È un locale accogliente dove condividere il tavolo con altre persone. Il clima è rilassato: potete trovare amici che non si vedono da tempo e che si perdono in chiacchiere, oppure persone che leggono un libro, oppure studenti che studiano e scrivono al computer, oppure famiglie che fanno il branch la domenica mattina. Insomma, è un posto dove prendersi una pausa dal caos di Milano. Per quanto riguarda i prodotti, vi posso garantire la qualità. I tre ragazzi che gestiscono questo posto usano ancora il lievito madre e producono loro stessi la marmellata.
Pasticceria Sissi
Pasticceria Sissi è una pasticceria vicino a Piazza Tricolore in Piazza Risorgimento 6. La riconoscete perchè da fuori vedrete delle tende rosa confetto un po' retrò. All'interno la pasticceria è molto piccola, ma nelle belle giornate di sole può vantare un cortiletto interno. È una pasticceria da provare per l'ottima qualità dei prodotti. Quando vado a fare colazione prendo sempre una brioche alla crema, ossia una brioche vuota riempita al momento con abbondante crema pasticcera. L'unica pecca di questo posto è il prezzo: decisamente troppo caro!
domenica 24 agosto 2014
Cannolo Siciliano a Modica - Antica Dolceria Bonajuto
Modica l'abbiamo vissuta per una settimana come il nostro paese quello in cui vivi con la famiglia e torni ogni sera a dormire, ma che ti limiti a vedere passeggiando tra le vie. Patrimonio dell'UNESCO merita tuttavia di essere visitata nelle sue chiese barocche e nelle sue vie di Modica alta ricche dell'autenticità dell'isola.
Parlando di specialità dolciarie, nella visita a Modica vi consiglio di passare dalla pasticceria più famosa di Modica, l'Antica Dolceria Bonajuto (http://www.bonajuto.it/en/) specializzata nel cioccolato. La dolceria è situata fin dal 1880 nel centro di Modica bassa e vanta una lunga tradizione nell'arte del cioccolato.
Vi consiglio di prendere qualche barretta di cioccolato aromatizzata (es. al sale, al cardamomo, alla vaniglia, alla cannella, al pepe bianco, ecc...) da portare a casa o da regalare come souvenir. Prima dell'acquisto, potete assaggiare i vari gusti disponibili attingendo dalle ciotoline in terracotta su bancone.
Quando siete nella Dolceria approfittate del momento per mangiare un cannolo di ricotta e pistacchi appena fatto. Alla Dolceria questo prodotto tipico siciliano è fatto con ingredienti freschi e di ottima qualità. E' stato uno dei migliori cannoli che ho mangiato in Sicilia.
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giovedì 20 marzo 2014
Biscottini alla marmellata
Usate pure le forme che desiderate. Io ho voluto farli misti: un po' semplici e un po' con la marmellata di frutti di bosco.
Ecco la ricetta. Vi sottolineo che non sono biscotti molto dolci se non aggiungete la marmellata. Quindi, abbondate con lo zucchero se amate i biscotti zuccherini.
Ingredienti
250 g farina
125 g burro
70 g zucchero
2 tuorli
scorza di 1/2 limone (io ho usato 1 limone intero e si sente leggermente il sapore)
marmellata q.b.
Procedimento:
Setacciate con cura la farina e mescolatela con un pizzico di sale, lo zucchero e la scorza di limone grattugiata (fate attenzione a non gratugiare anche il bianco del limone!). Fate una fontana sull'asse da cucina o in una pirofila. Al centro della fontana ricatare un buco e metteteci il burro ammorbidito tagliato a cubetti. Lavorate l'impasto e aggiungete i due tuorli e 0,25 dl di acqua.
Lavorate gli ingredienti (con le mani fredde possibilmente!) fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Stendete la pasta con un mattarello. Io l'ho stesa dell'altezza di circa 5/7 mm. Formate i biscotti a vostro piacimento e riponeteli su una teglia ricoperta con un foglio di carta da forno. Cuoceteli a 180°C per 15 min. Fate attenzione che, se i biscotti sono molto sottili, ci metteranno molto meno.
domenica 9 marzo 2014
Tiramisù
Mi sentivo quasi in difetto per non aver ancora pubblicato questa ricetta, dato che il titolo del mio blog è "Dolcecrema". Il dolce cremoso italiano per eccellenza è lui...il tiramisù!
Questo è un dolce un po' pesante, ma veloce, semplice, buono ed è difficile che a qualcuno non piaccia. Questo è il classico dolce che la mamma fa il fine settimana per il pranzo del sabato o della domenica. Peccato che poi la mamma fa il classico errore di lasciarlo in frigorifero senza lucchetto. Ed è cosi che, armati di cucchiaino, ci si appresta a raddrizzarlo in modo da pareggiare la linea...ma a forza di pareggiarlo se ne mangia metà e si spera che nessuno se ne accorga.
Ho provato tante versioni di questo dolce, ma alla fine quella che preferisco rimane quella di mia mamma. Non è la versione classica con il liquore e i savoiardi, ma per il mio palato questa è la versione migliore.
INGREDIENTI per 10 persone:
500 g di mascarpone
5 tuorli
4 albumi
4 cucchiaini di zucchero per tuorlo
1 confezione di pavesini
caffè q.b.
cacao amaro q.b.
PROCEDIMENTO
Per prima cosa preparate il caffè. Io ho fatto andare 4 macchinette da caffè da due.
Una volta pronto mettetelo in un piatto fondo e lasciatelo raffreddare.
La seconda cosa da fare è montare a neve gli albumi. Per fare questo passaggio gli albumi devono essere a temperatura ambiente e il più freschi possibile. Inoltre, è meglio che utilizziate un contenitore abbastanza alto in acciaio e delle fruste elettriche (o la planetaria). Aggiungete un pizzico di sale e cominciate a montare a velocità bassa gli albumi fino a che non vedete che iniziano a fare un po' di schiumina bianca. A quel punto aumentate al massimo la velocità e montate fino a che gli albumi non saranno montati a neve ferma (ossia quando girando il recipiente rimarranno fermi). Coprite e riponete gli albumi in frigorifero.
In un'altra ciotola grande mettete i 5 tuorli con lo zucchero e iniziate a frullare il composto con le fruste elettriche finchè non scrive. Una volta sbattuti bene tuorli e zucchero, prendete il mascarpone e mettetelo in un'altra ciotola. Iniziate a renderlo omogeneo girandolo con un cucchiaio e aggiungendo di tanto in tanto qualche cucchiaio di zucchero i tuorli sbattuti. Una volta che il mascarpone sarà cremoso e morbido, unitelo al composto di tuorli e zucchero. Infine, unite anche gli albumi montati a neve cercando di amalgamare il tutto con molta delicatezza, ma con movimenti decisi dal basso verso l'alto. Quando sarà tutto amalgamato la crema sarà fatta. Riponetela in frigorifero qualche minuto.
Per comporre il dolce, prendete una pirofila rettangolare abbastanza profonda e iniziate a stendere un velo di crema sul fondo. Poi, bagnando velocemente i pavesini nel caffè freddo, stendete uno strato di pavesini. Stendete uno strato di crema al mascarpone, spolverizzate con cacao amaro e continuate con uno strato di pavesini, uno di crema e un po' di polvere di cacao.
Se volete potente fare alcune variazioni al dolce come:
Questo è un dolce un po' pesante, ma veloce, semplice, buono ed è difficile che a qualcuno non piaccia. Questo è il classico dolce che la mamma fa il fine settimana per il pranzo del sabato o della domenica. Peccato che poi la mamma fa il classico errore di lasciarlo in frigorifero senza lucchetto. Ed è cosi che, armati di cucchiaino, ci si appresta a raddrizzarlo in modo da pareggiare la linea...ma a forza di pareggiarlo se ne mangia metà e si spera che nessuno se ne accorga.
Ho provato tante versioni di questo dolce, ma alla fine quella che preferisco rimane quella di mia mamma. Non è la versione classica con il liquore e i savoiardi, ma per il mio palato questa è la versione migliore.
INGREDIENTI per 10 persone:
500 g di mascarpone
5 tuorli
4 albumi
4 cucchiaini di zucchero per tuorlo
1 confezione di pavesini
caffè q.b.
cacao amaro q.b.
PROCEDIMENTO
Per prima cosa preparate il caffè. Io ho fatto andare 4 macchinette da caffè da due.
Una volta pronto mettetelo in un piatto fondo e lasciatelo raffreddare.
La seconda cosa da fare è montare a neve gli albumi. Per fare questo passaggio gli albumi devono essere a temperatura ambiente e il più freschi possibile. Inoltre, è meglio che utilizziate un contenitore abbastanza alto in acciaio e delle fruste elettriche (o la planetaria). Aggiungete un pizzico di sale e cominciate a montare a velocità bassa gli albumi fino a che non vedete che iniziano a fare un po' di schiumina bianca. A quel punto aumentate al massimo la velocità e montate fino a che gli albumi non saranno montati a neve ferma (ossia quando girando il recipiente rimarranno fermi). Coprite e riponete gli albumi in frigorifero.
In un'altra ciotola grande mettete i 5 tuorli con lo zucchero e iniziate a frullare il composto con le fruste elettriche finchè non scrive. Una volta sbattuti bene tuorli e zucchero, prendete il mascarpone e mettetelo in un'altra ciotola. Iniziate a renderlo omogeneo girandolo con un cucchiaio e aggiungendo di tanto in tanto qualche cucchiaio di zucchero i tuorli sbattuti. Una volta che il mascarpone sarà cremoso e morbido, unitelo al composto di tuorli e zucchero. Infine, unite anche gli albumi montati a neve cercando di amalgamare il tutto con molta delicatezza, ma con movimenti decisi dal basso verso l'alto. Quando sarà tutto amalgamato la crema sarà fatta. Riponetela in frigorifero qualche minuto.
Per comporre il dolce, prendete una pirofila rettangolare abbastanza profonda e iniziate a stendere un velo di crema sul fondo. Poi, bagnando velocemente i pavesini nel caffè freddo, stendete uno strato di pavesini. Stendete uno strato di crema al mascarpone, spolverizzate con cacao amaro e continuate con uno strato di pavesini, uno di crema e un po' di polvere di cacao.
Se volete potente fare alcune variazioni al dolce come:
- mettere scaglie di cioccolato (io uso la Zaini) al posto della polvere di cacao
- far diventare metà della crema al mascarpone al cioccolato. Per fare la crema al cioccolato è sufficiente aggiungere alla crema preparata del cacao amaro e cacao dolce q.b.. Con la crema al cioccolato e la crema normale potete alternare gli strati.
- alleggerire il dolce usando 250 g di mascarpone e 250 g di ricotta al posto di 500 g di mascarpone.
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mascarpone,
ricotta,
tiramisù
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