giovedì 3 settembre 2015

Dove mangiare ad Alghero

La settimana di ferie a giugno o luglio dà quella sensazione di piacere quasi superiore alle vacanze di agosto. Credo sia un po' perchè si stacca dall'attività lavorativa quando ancora la maggior parte delle persone lavorano e anche perchè ti permette di goderti le spiagge in assoluta tranquillità.

Quest'anno, per la prima volta da quando lavoro, ho deciso di andare quattro giorni ad Alghero per acquisire quel colore "pesca matura" che mi permette di mettermi dei vestiti con colori pastello senza risultare ridicola.

A parte promuovere Alghero (città elegante e viva) e le spiagge dei dintorni(spaziose, assolate e con acqua cristallina), volevo consigliarvi un piccolo ristorante in cui sono stata.

Vi anticipo che appena ho letto le recensioni su tripadvisor ho cominciato a parlarne con il mio ragazzo come del posto abituale in cui vado a Milano (cit. "Allora stasera andiamo da Gianni!?"). Dopo la terza recensione, ho chiamato per prenotare (elemento fondamentale!!) e mi ha risposto proprio Gianni. Ecco, da quel momento mi sentivo di casa, come se lo conoscessi già.

Il tutto non è stato smentito, anzi è stato ampiamente confermato non appena siamo arrivati a "Dietro il carcere" e siamo stati accolti da Gianni e Franca (la cameriera).

Il locale, come dice il nome, è esattamente attaccato al carcere di Alghero e d'estate si estende con dei tavolini sulla strada in una zona di Alghero non centrale. Tuttavia, la simpatia di Gianni e Franca, la loro accoglienza calorosa e il buon cibo quella sera hanno creato il clima da cenetta perfetta.

Il menù è semplice, tipico sardo e prevalentemente di mare.
Io ho scelto un'ottima zuppa di cozze e il mio ragazzo, invece, è rimasto molto soddisfatto dei suoi spaghetti ai frutti di mare(ovviamente il tutto abbondantemente accompagnato da pane di grano duro e vino bianco della casa).  

Noi siamo andati su piatti di pesce tradizionali, ma il menù offre anche una varietà di paste tipiche sarde come la fregola, i mallureddus e i culungiones.

Dopo il primo eravamo sazi, ma non abbiamo resistito all'idea di concludere con un dolce fatto in casa. Quindi abbiamo preso una crema catalana (un po' "pannosa" per i miei gusti, ma buona) e un Menjar Blanc (dolce tipico sardo a base di latte... sicuramente più leggero!).

Dopo il mirto che ci è stato portato al tavolo, ci siamo diretti compiaciuti e soddisfatti verso la cassa con la gioia di avere l'albergo proprio lì vicino.

Alla cassa Gianni ci dà la ciliegina sulla torta fermando il mio ragazzo che gli stava elencando quanto avevamo preso dicendo  "...dopo il primo è tutto mio!". Totale: 30 euro in due.